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destionegiorno
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Annamaria Gennaioli
tante parole affollano i miei pensieri, si agitano, si riconciliano, mi prendono il cuore, suscitano in me tristezza, dolore, solitudine, gioia, amore, desiderio, pace:
Se fossero le foglie
a rivelare le storie
racconterebbero di una bimba
nata e abbandonata
sotto l’ombra del giorno
di un anno qualunque
dentro l’odore di pietra
in periodi scuri,
frutto proibito
di un fiore sconsacrato.
Una mamma, una donna.
non si può dimenticare che innanzi tutto è una donna
e allora perché si esalta
questa figura? Non è... leggi...
L'ombra scura dell'orgoglio
Parlare con la mente altrove
essere in rivolta con se stessi
l'animo triste di chi ha sete
di gioia.
Pensieri effimeri,
male oscuro,
la notte cala sulla vita
di chi pensa di averla in mano.
Comandare se stessi
forzare la mano
e trovarsi con... leggi...
Attimi in solitudine
Camminare in riva al mare
attimi scanditi
dal sussurro della mente,
assaporare il profumo
dell’aria e lo sguardo
rivolto all’orizzonte
dove la linea si congiunge
e lo spazio infinito
apre l'immaginazione,
piedi che camminano
lasciando impronte... leggi...
Una margherita
Vivere ai bordi delle strade
come una margherita triste,
corolla gialla e capelli d’oro.
Sentire l’odore del vizio
e... leggi...
Luna d'agosto!
Stregata da un cielo
stellato
m'immergo nei sogni,
il cuore oltrepassa
le barriere dell'infinito,
e... tutto si fa desiderio
nella notte tarda.
Ad un tratto
appare lei misteriosa
velata:
e' la luna d'agosto
che nasce pigra
e tramonta al... leggi...
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Considerazione dell'autore
«La festa del padre. Ogni anno si festeggia e i ricordi tornano alla mente affollano i pensieri e si perdono nell'oblio di un sorriso. La visione va quando bambina con i sogni e la speranza nel cuore. Nulla è cambiato se non le attese mutate in consapevolezza di un attimo vissuto. Momenti felici e tristi ma condivisi con il mondo: diventano pensieri liberi.»
Inserita il 19/03/2017
Annamaria Gennaioli
Mio padre
Famiglia
Gli ultimi anni
non sono stati belli
scostante
mi allontanasti dalla tua vita
vicina come non mai,
mi cercavi per il solo gusto
di comandare.
Oggi come allora si sente la tua mancanza
spesso ambita per scambiare parole di saggezza,
tregua condivisa senza invasione.
Giorni furiosi trascorsi lontano
cercandosi, ma senza riuscire a capirsi,
gli altri figli non hanno aiutato
solo fomentato una comodità
reciproca.
Nell’ora fatale mi hai trovato,
non sapendo che fare
chiamando chi una mano
poteva dare,
muto il sentire con la sua
indole tarda
che non illumina,
ma opacizza il tutto.
Sgombro il mio cielo
da nubi funeste
solo il tuo ricordo
Intatto
quando bambina mi tenevi per mano
nelle notti di paura, dove l’incubo
svegliava il mio cuore.
Palpitazioni furenti
che solo la tua voce calmava,
le parole che sentivo mi cullavano
il sonno, ora tu dal cielo, se un cielo
esiste, oppure ti vedo rinato da qualche parte
dell’universo che parli e racconti
storie fin da bambino...
Mangiare, ridere, chiacchierare e
aiutare erano i tuoi punti fermi,
come osservare e criticare te stesso
dentro giorni dove un lavoro lo avevi,
duro per le tue condizioni,
mai piegato a nessuno, il tuo credo
era sincero, non ti sei abbassato, solo fatto valere
in tempi dove il valore non era nulla
solo un viscido servilismo
che portava ad un lavoro e al tuo
niente, fiero di tutto faticando oltre l’umano,
dentro notti dove la luna ti
accompagnava ad un sole inoltrato
e la giornata finiva dentro un riposo
svegliandoti a sera quando parlavi con noi.
Solo alcuni ascoltavano
altri si richiudevano nel loro mondo
ed io che pendevo dalle tue labbra
volevo credere in quella stella polare
che mi illuminava lo sguardo
fino a che un giorno
quel bagliore si opacizzò
e la malinconia invase la nostra anima
rendendola triste dentro una
ombra sbiadita, ma
viva sempre.
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
Nota dell'autore:
«Oggi il compleanno di mio padre...
Un dedica per dirgli che ormai sono 10 anni che non c'e' più e... mi manca ...»
Commenti di altri autori:
«Commovente questa Tua... la vita in tutte le vicissitudini più o meno belle nel rapporto Padre- Figlia... e tanti, mai che se ne andranno, ricordi...»
«Come un fiume in piena il cuore dell'Autrice si è scatenato nel raccontare le emozioni, le paure, le sensazioni, i ricordi che ancora oggi attraversano la mente con impeto e commozione. Versi che sprigionano un sentimento di affetto di alto valore morale, parole che escono dal cuore per irradiare quelle scene in cui la mente si è soffermata per immortalare i momenti più intimi. Una lirica che coinvolge anche il lettore per la sua spontanea descrizione ricca di particolari e di affettuosità, molto bella, sentitamente piaciuta ed apprezzata.»
«La Poetessa descrive un rapporto tra un padre e una figlia, non sempre tranquillo... a volte c'è stato addiritura lo scontro. Può succedere che un padre e una figlia che hanno pareri contrastanti, si possano scontrare ma l'amore rimane sempre, come ultimo baluardo a illuminare la vita che si sta spegnendo. La figlia tanto amata è lì che tiene la mano del padre per rincuorarlo nel momento del decesso. Adesso lui dov'è? Forse è dentro una stella e da lassù protegge questa figlia indomita e Poetessa...»
«Ben descritto il diverbio tra genitore e figlia che però non dimentica l'amore quello sentito fortemente dentro il cuore, cuore che comunque soffre della mancanza e nella ricorrenza della dipartita la mente ricorda ... un fiume di parole in poesia che coinvolge chi legge. Complimenti all'autrice.»