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destionegiorno
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Annamaria Gennaioli
tante parole affollano i miei pensieri, si agitano, si riconciliano, mi prendono il cuore, suscitano in me tristezza, dolore, solitudine, gioia, amore, desiderio, pace:
Se fossero le foglie
a rivelare le storie
racconterebbero di una bimba
nata e abbandonata
sotto l’ombra del giorno
di un anno qualunque
dentro l’odore di pietra
in periodi scuri,
frutto proibito
di un fiore sconsacrato.
Una mamma, una donna.
non si può dimenticare che innanzi tutto è una donna
e allora perché si esalta
questa figura? Non è... leggi...
L'ombra scura dell'orgoglio
Parlare con la mente altrove
essere in rivolta con se stessi
l'animo triste di chi ha sete
di gioia.
Pensieri effimeri,
male oscuro,
la notte cala sulla vita
di chi pensa di averla in mano.
Comandare se stessi
forzare la mano
e trovarsi con... leggi...
Attimi in solitudine
Camminare in riva al mare
attimi scanditi
dal sussurro della mente,
assaporare il profumo
dell’aria e lo sguardo
rivolto all’orizzonte
dove la linea si congiunge
e lo spazio infinito
apre l'immaginazione,
piedi che camminano
lasciando impronte... leggi...
Una margherita
Vivere ai bordi delle strade
come una margherita triste,
corolla gialla e capelli d’oro.
Sentire l’odore del vizio
e... leggi...
Luna d'agosto!
Stregata da un cielo
stellato
m'immergo nei sogni,
il cuore oltrepassa
le barriere dell'infinito,
e... tutto si fa desiderio
nella notte tarda.
Ad un tratto
appare lei misteriosa
velata:
e' la luna d'agosto
che nasce pigra
e tramonta al... leggi...
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Annamaria Gennaioli
Angosce
Introspezione
Chiuse le finestre
il buio sovrasta
coltelli d’ombra in
angoli oscuri
dove
il cuore imbarca
malinconia
la mente divaga
un’orda di solitudine
avanza
dentro me un IO che scalcia
vuole uscire,
par forzare
la quiete che precede la tempesta...
Corri corri notte
anche la luna ha disertato
il cielo, ci sei solo tu con il tuo
IO pieno di follia e speranza
paura e gioia
amore e odio
sentimenti che passano oltre
la soglia del dolore
e l’IO scende
per poi innalzarsi ancora
rigenerato
all’alba...
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
Commenti di altri autori:
«Questo fanno le angosce farci stare male, soffocarci la voce la voce che vuole uscire ma, l'io che non è morto quando è più forte non s'arrende e trova nella speranza sempre la voglia di continuare a lottare...»
«Io non parlerei tanto di angosce ma la capacota' di estrapolare ina visione intima di quello che ci tormenta e questo in senso aperto e non personale in quanto l'autrice apre alla percezione del lettore.»
«Richiama in poesia le paure di un buio impellente e le ataviche
orde di devastazione evoca impreziosite di sensazioni . E’ un camminare sul filo invisibile delle due facce del nostro essere interiore dove voliamo, cadiamo, precipitiamo
nel nulla, (o è solo il normale incedere che avviene) la lotta tra l’avere e la mancanza, tra il bene e il male, tra la realtà e la nostra personale visione di essa.
L’angoscia è una tenaglia che stringe e soffoca, sensi di insicurezza, necessità di colmarla, di renderla conforme ai nostri desideri,
al romantico sentire la vita, così la leggo.»